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Norme e utilizzo del CBD nel Mondo: Asia, Africa, Oceania e America

Grazie ai suoi effetti benefici e rilassanti e le sue proprietà curative uniche, il CBD è conosciuto in tutti gli angoli della terra. 

 

Se non l’hai letto: Norme ed utilizzo del CBD nel mondo: Europa, USA, Canada

 

Anche nei continenti: Asia, Africa, Oceania e America del Sud, il CBD è un prodotto molto utilizzato. 

 

Seppur stiamo parlando di CBD che a differenza del THC non ha effetti psicoattivi sul cervello, cioè dopo l’assunzione non procura il solito effetto da “sballo”, ma solamente un senso di rilassatezza generalizzato; non in tutti i paesi ne è legale l’assunzione.  

 

I metodi d’uso di questa sostanza variano molto a seconda delle diverse normative di legge. 

 

Vediamole insieme…

 

CBD in Asia

 

In Asia, la normativa riguardante l’uso del CBD varia notevolmente tra i diversi paesi.

 

In Cina, ad esempio, il CBD è considerato una droga e la sua produzione e vendita sono illegali. Tuttavia, alcuni prodotti a base di CBD sono stati approvati dalle autorità sanitarie per uso medico. 

 

In Giappone, il CBD è considerato un farmaco e può essere venduto solo in farmacie con una prescrizione medica.

 

In Corea del Sud, la normativa è meno restrittiva rispetto a Cina e Giappone, ma la produzione e la vendita di prodotti a base di CBD sono comunque illegali. 

 

Anche in India, il CBD è legalmente considerato una droga e quindi la sua produzione e vendita sono illegali, ma alcune forme di cannabis, come il charas e la ganja, sono utilizzate per scopi religiosi e medicinali.

 

In Thailandia, la normativa è stata recentemente modificata per permettere la produzione e la vendita di prodotti a base di CBD a scopo medico, ma la loro produzione e vendita al di fuori di questo ambito sono ancora illegali.

 

In generale, la normativa riguardante l’uso del CBD in Asia è in continua evoluzione e varia notevolmente tra i diversi paesi. 

 

In alcuni casi, l’uso medico del CBD è stato approvato dalle autorità sanitarie, ma in altri casi la sua produzione e vendita sono illegali. 

 

CBD in Africa

 

In Sud Africa, ad esempio, il CBD è stato legalizzato per uso medico nel 2018

 

Tuttavia, la produzione e la vendita di prodotti a base di CBD devono essere conformi alle leggi sui farmaci e gli standard di qualità. Anche il possesso e l’uso ricreativo di cannabis sono stati decriminalizzati.

 

In Egitto, la cannabis è stata decriminalizzata per uso medico e scientifico nel 2020. Tuttavia, la produzione e la vendita di prodotti a base di CBD sono ancora illegali.

 

Anche in Marocco, la produzione e la vendita di prodotti a base di CBD sono illegali, ma l’uso della cannabis per scopi medici e scientifici è stato recentemente legalizzato.

 

Diversamente in Nigeria ad esempio, l’uso del CBD è illegale e punibile con la detenzione. 

 

La normativa riguardante l’uso del CBD in Africa è in continua evoluzione, grazie appunto ai molti studi che si stanno compiendo nel mondo per dimostrare che l’uso del CBD non è pericoloso, ma al contrario benefico.

 

CBD in Oceania

 

In Australia, la cannabidiolo (CBD) è classificata come una sostanza Schedule 4, il che significa che è disponibile solo su prescrizione medica. 

 

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni a questa regola

 

Ad esempio, i prodotti contenenti CBD possono essere venduti come integratori alimentari se soddisfano determinati requisiti, come ad esempio avere un contenuto di THC inferiore allo 0,0075%.

 

In generale, la vendita, la somministrazione e la detenzione di prodotti contenenti CBD sono regolamentate dalla Therapeutic Goods Administration (TGA) e dalle autorità statali e territoriali. 

 

La TGA è responsabile della regolamentazione dei prodotti medicinali contenenti CBD, mentre le autorità statali e territoriali sono responsabili della regolamentazione della vendita, della somministrazione e della detenzione dei prodotti contenenti CBD.

 

Inoltre, i produttori devono seguire rigorosi standard di qualità e sicurezza per garantire che i loro prodotti siano sicuri ed efficaci per l’uso. 

 

Ciò include l’obbligo di fornire informazioni complete e accurate sull’etichettatura e sugli ingredienti dei prodotti.

 

In generale, l’uso del CBD in Australia è soggetto a una serie di normative e regolamenti, e gli individui e le aziende che vogliono utilizzare o vendere prodotti contenenti CBD devono seguire queste regole per evitare sanzioni legali. 

 

Tuttavia, con una prescrizione medica è possibile acquistare prodotti a base di CBD, e sempre più studi clinici vengono condotti per valutarne gli effetti benefici su diverse patologie.

 

La Nuova Zelanda ha legalizzato l’uso medico del cannabidiolo (CBD) nel 2018, ma ci sono ancora alcune norme e restrizioni da seguire.

 

In primo luogo, solo i medici registrati e gli specialisti del dolore possono prescrivere il CBD ai loro pazienti. 

 

Inoltre, solo le farmacie registrate possono vendere prodotti contenenti CBD, e questi devono essere registrati presso il Medsafe, l’ente governativo che si occupa della regolamentazione dei farmaci in Nuova Zelanda.

 

Il CBD deve essere derivato dalla pianta di cannabis sativa e non deve contenere più del 2% di THC, il principio attivo che causa gli effetti psicoattivi del cannabis. 

 

I prodotti contenenti CBD non possono essere venduti come integratori alimentari, ma solo come farmaci.

 

La Nuova Zelanda ha anche alcune restrizioni sull’importazione dei prodotti contenenti CBD. 

 

Tutti i prodotti importati devono essere registrati presso il Medsafe e devono soddisfare i requisiti di qualità stabiliti dall’ente.

 

In generale, la Nuova Zelanda ha un approccio cauto alla legalizzazione del CBD, ma l’uso medico è stato reso disponibile per i pazienti che ne hanno bisogno. 

 

Queste restrizioni rigorose sulla vendita e l’importazione di prodotti contenenti CBD, garantiscono che vengano utilizzati in modo sicuro e controllato.

 

CBD in Sud America

 

In generale, l’utilizzo del CBD in Sud America sta diventando sempre più popolare, ma le normative sulla sua coltivazione, commercializzazione e utilizzo variano notevolmente tra i diversi paesi. 

 

In molti casi, è permesso solo per uso medico e soggetto a restrizioni rigorose.

 

È importante che i consumatori e gli imprenditori siano a conoscenza delle leggi specifiche del paese in cui si trovano e operano.

 

In Brasile, il CBD è stato legalizzato solo per uso medico nel 2015, ma la sua commercializzazione è ancora vietata.

 

In Colombia e in Chile, invece, il CBD è stato legalizzato per uso medico e industriale nel 2016, ma la sua coltivazione è soggetta a restrizioni.

 

In Argentina, il CBD è stato legalizzato per uso medico nel 2017, ma la sua commercializzazione è ancora vietata.

 

In Ecuador invece, il CBD ad uso medico è stato legalizzato solo nel 2018, ma la sua commercializzazione è ancora purtroppo vietata.

 

CBD in Centro America

 

In Messico, la cannabis è stata legalizzata per uso medico nel 2017 e per uso personale nel 2018

 

Tuttavia, la produzione e la distribuzione di CBD sono ancora regolamentate dal governo e richiedono un’autorizzazione specifica per essere utilizzata. 

 

Infatti, solo il CBD derivato dalle piante di cannabis autorizzate dal governo può essere utilizzato legalmente.

 

In Guatemala, la cannabis è ancora considerata una droga illegale. Tuttavia, nel 2019 il governo ha approvato una legge che permette l’utilizzo del CBD per scopi medici e scientifici, ma solo sotto la supervisione di un medico e con l’autorizzazione del Ministero della Salute.

 

In entrambi i paesi, è importante che i produttori di CBD seguano le normative legali per evitare problemi con le autorità. 

 

In generale, si consiglia di verificare la legalità dei prodotti e di acquistarli solo da fonti attendibili.

 

In Costa Rica, il CBD è stato legalizzato per uso medico nel 2017. La sua produzione e vendita peró,  sono ancora regolamentate e il CBD deve essere acquistato solo in farmacie autorizzate.

 

In El Salvador, il CBD è stato legalizzato per uso medico nel 2018. Anche in questo paese, la produzione e la vendita sono regolamentate e il CBD può essere acquistato solo in farmacie  autorizzate dallo stato.

 

In Honduras, in Nicaragua e a Panama, il CBD è stato legalizzato per uso medico nel 2017

 

Anche in questi paesi, la produzione e la vendita sono regolamentate da leggi molto restrittive che legano il suo acquisto solamente alle farmacie autorizzate.

 

In generale, le normative legali riguardanti l’uso e l’assunzione di CBD in Centro America sono simili e prevedono che il CBD sia disponibile solo per uso medico e non per uso personale ricreativo. 

 

Perché il CBD non è legale in tutto il Mondo? 

 

Il cannabidiolo (CBD) non è ancora legalizzato a livello mondiale perché ci sono ancora molte questioni in sospeso riguardo alla sua sicurezza e al suo uso terapeutico.

 

In primo luogo, c’è poca ricerca scientifica sugli effetti a lungo termine del CBD sull’uomo. 

 

La maggior parte dei dati disponibili proviene da studi su animali o da casi clinici isolati, quindi non c’è ancora una comprensione completa dei suoi effetti sulla salute umana.

 

In secondo luogo, ci sono preoccupazioni riguardo alla qualità e alla sicurezza dei prodotti contenenti CBD in commercio. 

 

Poiché il CBD non è ancora completamente legalizzato, non ci sono regolamenti rigorosi sulla produzione e la vendita di questi prodotti, il che significa che alcuni di essi potrebbero contenere sostanze nocive o non essere efficaci come promesso.

 

Inoltre, c’è una certa confusione in merito al CBD e al THC, che è il principio attivo psicoattivo del cannabis. 

 

Molti governi considerano il THC come una droga illegale, ci sono preoccupazioni che la legalizzazione del CBD possa portare a un aumento dell’uso di THC.

 

Infine, c’è una questione di percezione culturale. La cannabis è stata a lungo associata all’uso ricreativo e al consumo di droghe, quindi c’è una certa resistenza a legalizzare una sostanza che deriva dalla stessa pianta.

 

In generale, la legalizzazione del CBD richiede una maggiore comprensione della sua sicurezza e dei suoi effetti terapeutici, nonché una maggiore regolamentazione per garantire che i prodotti contenenti CBD siano sicuri e di qualità.

 

È bene quindi sempre affidarsi a negozi specializzati e autorizzati alla vendita. 

 

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