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Legalizzazione della Cannabis: Storia e Panoramica

La legalizzazione della cannabis è stata un argomento molto dibattuto per decenni, con sostenitori e oppositori che si sono schierati a favore delle rispettive posizioni. Negli ultimi anni si è assistito a un significativo spostamento verso la legalizzazione, sia negli Stati Uniti che a livello globale. In questo articolo esploreremo la storia della legalizzazione della cannabis e lo stato attuale delle cose negli Stati Uniti, in Europa e in Italia.

La storia della legalizzazione cannabis

La cannabis è stata usata per scopi terapeutici e ricreativi per migliaia di anni, ma il suo uso è stato anche altamente regolamentato e persino criminalizzato in molte parti del mondo. Negli Stati Uniti, la cannabis era inizialmente legale e ampiamente utilizzata nel XIX secolo, ma all’inizio del XX secolo il governo iniziò a reprimere il suo uso e la sua vendita. Il Marihuana Tax Act del 1937 ha effettivamente criminalizzato l’uso e il possesso di cannabis a livello federale, e le leggi successive, come il Controlled Substances Act del 1970, hanno ulteriormente consolidato il suo status di sostanza controllata. Tuttavia, negli ultimi anni, c’è stato un crescente movimento verso la legalizzazione della cannabis, sia per scopi medici che ricreativi.

Legalizzazione della cannabis negli Stati Uniti

Attualmente la cannabis è legale per uso medico in 36 Stati e nel Distretto di Columbia, e per uso ricreativo in 15 Stati e nel Distretto di Columbia. Il primo Stato a legalizzare la cannabis per uso medico è stato la California nel 1996, mentre il primo Stato a legalizzarla per uso ricreativo è stato il Colorado nel 2012. Tuttavia, la cannabis rimane illegale a livello federale, il che ha creato sfide significative per le aziende e i consumatori negli Stati in cui è legale. Le forze dell’ordine federali hanno adottato un approccio non vincolante nei confronti della cannabis legale negli Stati, ma c’è ancora molta incertezza su come il governo federale gestirà la legalizzazione.

Legalizzazione della cannabis in Europa

L’uso della cannabis in Europa risale all’antichità, con testimonianze del suo utilizzo in Grecia, Roma ed Egitto. Tuttavia, nella maggior parte dei Paesi europei la cannabis è stata criminalizzata nel corso del XX secolo. Il primo paese a legalizzare completamente la cannabis per uso personale è stato l’Olanda nel 1976, con i suoi famosi “coffee shop” che vendevano piccole quantità di cannabis ai clienti. Da allora, molti altri Paesi hanno seguito l’esempio, anche se le leggi variano ancora molto in tutto il continente. Alcuni Paesi hanno legalizzato completamente la cannabis, mentre altri l’hanno solo depenalizzata o legalizzata per uso medico. Ecco una panoramica delle leggi vigenti in alcuni Paesi europei.

Paesi Bassi

Come già accennato, i Paesi Bassi sono stati il primo paese a legalizzare completamente la cannabis per uso personale nel 1976. Sebbene la cannabis sia tecnicamente illegale, il governo ha una politica di tolleranza verso il suo uso in piccole quantità.

Spagna

In Spagna è legale consumare cannabis in privato e coltivarla per uso personale. Tuttavia, è illegale vendere la cannabis e il consumo in pubblico può comportare multe.

Portogallo

Il Portogallo ha depenalizzato tutte le droghe, compresa la cannabis, nel 2001. Il possesso e il consumo non sono reati penali, ma possono comportare multe o programmi di trattamento obbligatorio.

Germania

La cannabis è stata legalizzata per uso terapeutico in Germania nel 2017 e i pazienti affetti da determinate patologie possono ora ottenerla tramite prescrizione medica. Tuttavia, l’uso ricreativo rimane illegale.

Svizzera

La cannabis non è completamente legale in Svizzera, ma è stata depenalizzata dal 2012. Il possesso fino a 10 grammi è punibile solo con una multa.

Italia

L’Italia ha legalizzato la cannabis per uso terapeutico nel 2013, ma l’uso ricreativo rimane illegale. Tuttavia, il governo ha depenalizzato piccole quantità di cannabis per uso personale e il consumo in privato è generalmente tollerato. Tabella 1. Stato giuridico e statistiche sulla cannabis in diversi Paesi, compresa l’Italia
Paese Stato legale Limite di THC Limite di CBD Uso medico Uso ricreativo
Canada Legale < 0,3% N/D
Stati Uniti Varia in base allo stato < 0,3-5% Varia Varia in base allo stato
Messico Depenalizzato < 1% N/D No
Colombia Depenalizzato < 1% N/D No
Giamaica Depenalizzato < 1% N/D
Brasile Illegale per tutti gli usi N/D N/D No No
Uruguay Legale < 0,2% N/D
Spagna Depenalizzato < 0,2% N/D
Paesi Bassi Depenalizzato < 0,5% N/D Sì (nei bar)
Portogallo Depenalizzato < 0,2% N/D No
Italia Depenalizzato < 0,6% N/D No
Germania Uso medico consentito < 0,2% N/D No
Svizzera Depenalizzato < 1% N/D No
Regno Unito Uso medico consentito < 0,2% N/D No
Australia Uso medico consentito < 1% N/D No
Nuova Zelanda Uso medico consentito < 2% N/D No
Nota: il limite di THC si riferisce alla quantità massima di tetraidrocannabinolo consentita nei prodotti a base di cannabis, mentre il limite di CBD si riferisce alla quantità massima di cannabidiolo consentita nei prodotti a base di cannabis.

Legalizzazione della cannabis in Italia

La storia della legalizzazione della cannabis in Italia è un fenomeno relativamente recente. Il Paese ha avuto un rapporto complesso con la cannabis, con alcune delle prime testimonianze del suo uso che risalgono all’Impero Romano. Tuttavia, nell’era moderna, la cannabis è stata ampiamente stigmatizzata e criminalizzata. Solo negli anni ’90 l’Italia ha iniziato a prendere in seria considerazione la legalizzazione della cannabis. Nel 1990, il Paese ha approvato una legge che depenalizzava il possesso di piccole quantità di cannabis per uso personale. In base a questa legge, le persone colte in possesso di meno di 500 milligrammi di cannabis erano soggette a una piccola multa e a nessuna accusa penale. Tuttavia, la vendita, la coltivazione e la distribuzione di cannabis sono rimaste illegali e soggette a pene severe.

Uso medico della cannabis in Italia

Nel 2013, il governo italiano ha fatto un ulteriore passo avanti verso la legalizzazione, introducendo una legge che consente l’uso medico della cannabis. La legge ha istituito un programma nazionale per la coltivazione, la produzione e la distribuzione di cannabis a scopo medico. I pazienti con specifiche condizioni mediche, come il dolore cronico, la sclerosi multipla e l’epilessia, possono ricevere dal proprio medico la prescrizione di farmaci a base di cannabis.

Coltivazione di canapa industriale

Nel 2016, l’Italia ha compiuto un altro passo significativo verso la legalizzazione della cannabis, consentendo la coltivazione della canapa industriale. La legge ha permesso agli agricoltori di coltivare la canapa per scopi industriali, come la produzione di tessuti, biocarburanti e materiali da costruzione. La coltivazione della canapa era precedentemente vietata in Italia, ma la nuova legge ha aperto un mercato potenzialmente redditizio per gli agricoltori.

Coltivazione e vendita di cannabis ad alto contenuto di THC per uso ricreativo

Lo sviluppo più recente nel percorso di legalizzazione della cannabis in Italia è avvenuto nel dicembre 2019, quando il Paese ha legalizzato la coltivazione e la vendita di cannabis ad alto contenuto di THC per uso ricreativo. La legge consente agli individui di coltivare fino a quattro piante di cannabis a casa e di possedere fino a 15 grammi di cannabis per uso personale. La vendita di cannabis rimane illegale, ma la legge consente la creazione di cannabis social club in cui gli individui possono riunirsi per consumare cannabis insieme. Sebbene l’Italia abbia fatto progressi significativi verso la legalizzazione della cannabis negli ultimi anni, ci sono ancora limiti e sfide. Il quadro normativo del Paese rimane complesso e incoerente e vi è un continuo dibattito su questioni come la regolamentazione dei cannabis club e l’uso della cannabis negli spazi pubblici. Tuttavia, con ogni passo avanti, l’Italia si avvicina a un futuro in cui la cannabis sarà pienamente legale e accessibile a tutti.

Conclusione

La legalizzazione della cannabis ha fatto molta strada negli ultimi anni, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Nonostante i progressi compiuti, molte persone continuano a subire sanzioni penali per l’uso e il possesso di cannabis e il panorama legale rimane incerto in molte parti del mondo. Tuttavia, con un numero sempre maggiore di Paesi che si stanno muovendo verso la legalizzazione, c’è la speranza di poter vedere un giorno un mondo in cui la cannabis sia completamente legale e regolamentata.

Riferimenti:

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